La sindrome del tunnel carpale è una neuropatia periferica, tra le più note e frequenti, che causa intorpidimento, formicolio e dolore alla mano e all'avambraccio. La condizione si verifica quando uno dei principali nervi della mano - il nervo mediano - viene schiacciato o compresso mentre viaggia attraverso il polso.
Si conta che il 3-5% della popolazione generale soffra di questa patologia con picchi dell’8% nella popolazione attiva e con una frequenza superiore nel sesso femminile. Il 60-70% dei soggetti, inoltre, presenterà sintomi anche all’arto controlaterale, mentre se colpisce soltanto un arto solitamente è quello dominante.
Anatomia del tunnel carpale
Il tunnel carpale è uno stretto passaggio a livello del polso, delimitato in basso e ai lati dalle ossa carpali, nella parte superiore dal legamento carpale trasverso.
Al suo interno trovano parte del loro corso il nervo mediano e i tendini dei muscoli flessori delle dita. (Figura 1)
Figura 1 - Fonte Shutterstock
Il nervo mediano è uno dei nervi principali della mano ed essendo sia sensitivo che motorio permette sia il movimento che la sensibilità delle zone che innerva (Figura 2). Ha origine da un gruppo di radici nervose a livello cervicale che si uniscono per formare un singolo nervo nel braccio. In seguito attraversa il gomito e l’avambraccio fino ad arrivare alla mano e alle dita (pollice, indice, medio e la metà dell’anulare più vicina al medio) separandosi in nervi più piccoli.
La sindrome del tunnel carpale si verifica quando il tunnel si restringe o quando il tessuto che circonda i tendini flessori (noto come sinovio) si ispessisce, mettendo pressione sul nervo mediano e riducendone l’afflusso di sangue.
Figura 2
Quali sono le cause del tunnel carpale?
La maggior parte dei casi di sindrome del tunnel carpale è causato da una combinazione di fattori. Gli studi dimostrano che le donne e le persone anziane hanno maggiori probabilità di sviluppare la condizione.
I fattori di rischio per la sindrome del tunnel carpale includono:
- Predisposizione anatomica: Il tunnel carpale può essere naturalmente più piccolo in alcune persone che quindi risultano morfologicamente più a rischio per la patologia, anche se la relazione tunnel carpale stretto-sindrome non è obbligata.
- Uso ripetitivo: Ripetere gli stessi movimenti o attività della mano e del polso per un periodo di tempo prolungato può infiammare i tendini e causare gonfiore che mette pressione sul nervo.
- Posizione di mano e polso: Fare attività che comportano una flessione o un'estensione estrema della mano e del polso per un periodo di tempo prolungato può aumentare la pressione sul nervo.
- Gravidanza: I cambiamenti ormonali durante la gravidanza possono causare gonfiore che si traduce in pressione sul nervo.
- Altre patologie preesistenti: Il diabete, l'artrite reumatoide e lo squilibrio della ghiandola tiroidea sono condizioni associate alla sindrome del tunnel carpale.
- Traumi e infortuni: Traumi e fratture del polso modificano la struttura anatomica del tunnel carpale e, inevitabilmente, anche dello spazio entro cui transitano i tendini flessori e il nervo mediano; tali modifiche potrebbe sfociare, prima o poi, in una compressione nervosa o in una degenerazione tendinea
Sintomi del tunnel carpale
I sintomi della sindrome del tunnel carpale possono includere:
- Intorpidimento, formicolio e bruciore, principalmente nel pollice, nell'indice, nel medio e nell'anulare
- Sensazioni occasionali simili a scosse elettriche che si irradiano al pollice, all'indice, al medio e all'anulare
- Dolore o formicolio che possono arrivare fino all'avambraccio e spesso si presentano la notte, o a riposo, causando il risveglio
- Debolezza e perdita di sensibilità nella mano - questo può rendere difficile eseguire movimenti fini come abbottonare i vestiti e causare la caduta di oggetti dalla mano
Nella maggior parte dei casi i sintomi si manifestano gradualmente, senza una lesione specifica e con manifestazioni inizialmente sporadiche. Tuttavia, man mano che la condizione peggiora, i sintomi possono diventare più frequenti o persistere per periodi di tempo più lunghi.
I sintomi spesso migliorano col movimento del polso e stringendo la mano.
Diagnosi
La diagnosi di sindrome del tunnel carpale è, essenzialmente, clinica e confermata dalle indagini strumentali. Durante l’ispezione il medico osserva una ipotrofia della muscolatura alla base del pollice, fino a quadri di impossibilità di esecuzione della pinza pollice-indice. Durante la visita vengono eseguiti alcuni test provocativi specifici che evocano la sintomatologia tipica: Test di Durkan, test di Phalen e Phalen inverso, test di Tinel.
La diagnosi è supportata dall’utilizzo dell’elettroneurografia ed elettromiografia (Figura 3) che possono:
- confermare la lesione del nervo mediano,
- quantificare il grado di compressione,
- localizzarne l’origine a livello del tunnel carpale
- escludere altre cause di neuropatia.
Anche l’ecografia fornisce informazioni utili, consentendo di rilevare l’ispessimento e la deformazione del nervo compresso al di sotto del legamento trasverso.
Figura 3: Esecuzione elettromiografia
Trattamento della sindrome del tunnel carpale
Anche se è un processo graduale, per la maggior parte delle persone la sindrome del tunnel carpale peggiorerà nel tempo senza una qualche forma di trattamento. Per questo motivo, è importante che la valutazione e la diagnosi siano tempestive.
Trattamento non chirurgico
Se diagnosticati e trattati precocemente, i sintomi della sindrome del tunnel carpale possono spesso essere alleviati senza intervento chirurgico. Se la sua diagnosi è incerta o se i sintomi sono lievi, il medico raccomanderà prima un trattamento non chirurgico.
I trattamenti non chirurgici possono includere:
- Tutore o steccatura: Indossare un tutore o una stecca di notte ti impedirà di piegare il polso mentre dormi. Mantenere il polso in posizione dritta o neutra riduce la pressione sul nervo nel tunnel carpale. Può anche essere utile indossare una stecca durante il giorno quando si fanno attività che aggravano i sintomi.
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): I FANS come l'ibuprofene e il naprossene possono aiutare ad alleviare il dolore e l'infiammazione.
- Cambiamenti di attività: I sintomi si verificano spesso quando la mano e il polso restano nella stessa posizione per troppo tempo, in particolare quando il polso è flesso o esteso. Se il tuo lavoro o le tue attività ricreative aggravano i tuoi sintomi, cambiare o modificare queste attività può aiutare a rallentare o fermare la progressione della malattia. In alcuni casi, ciò può comportare l'apporto di modifiche al sito di lavoro o alla postazione di lavoro.
- Fisioterapia:
Secondo recenti ricerche e studi clinici un trattamento fisioterapico di sole 2 settimane, in pazienti con sindrome del tunnel carpale con sintomi da lievi a moderati, apporta un beneficio che sul lungo termine (12 mesi) è paragonabile a quello che segue l’intervento chirurgico. Questo risultato importantissimo rende l’approccio fisioterapico un trattamento di prima scelta considerando i benefici sia in termini di dolore e sintomatologia sia perché evita i rischi collegati all’intervento chirurgico, oltre che i vantaggi apportati in termini economici e di costo per la società.
Figura 4: Esercizio di neurodinamica
Al fisioterapista sono raccomandati:
- Esercizi di neurodinamica per il nervo mediano (Figura 4)
- Mobilizzazione dei tessuti molli
- Impiego di kinesiotaping in associazione alle altre tecniche
- Esercizi di recupero funzionale e rinforzo muscolare mirati quando il dolore lo consente
Trattamento chirurgico
Se il trattamento non chirurgico non allevia i sintomi o fornisce solo un sollievo temporaneo, il medico può raccomandare un intervento chirurgico.
La decisione di raccomandare l'intervento chirurgico si basa su:
- La gravità dei sintomi
- Risultati dell'esame fisico
- Risposta al trattamento non chirurgico
- Risultati dei test
Per la maggior parte dei pazienti, la chirurgia migliorerà i sintomi della sindrome del tunnel carpale. Il recupero, tuttavia, può essere graduale e il recupero completo può richiedere fino a un anno.
Per evitare che dopo l’intervento si presentino un dolore e una debolezza significativi e danni anche più gravi successivi, sarà consigliato comunque ricorrere alla fisioterapia per un recupero completo e anche a scopo preventivo di peggioramento dei deficit muscolari.
Se sono presenti condizioni che causano dolore o rigidità alla mano o al polso, come l'artrite o la tendinite, può rallentare il recupero generale. Nei casi di lunga data di sindrome del tunnel carpale con grave perdita di sensibilità e/o perdita muscolare intorno alla base del pollice, il recupero sarà anche più lento. Per questi pazienti, un recupero completo potrebbe non essere possibile.
Occasionalmente, la sindrome del tunnel carpale può ripresentarsi, anche se questo è raro. Se ciò accade, potrebbe essere necessario un trattamento o un intervento chirurgico aggiuntivo.
Bibliografia
- Graf J K, Ludtke K, Wollesen B, Physiotherapy and sports therapeutic interventions for treatment of carpal tunnel syndrome: A systematic review. Berlino: Shmerz 2022 Aug;36(4):256-265
Sitografia
- https://orthoinfo.aaos.org/en/diseases--conditions/carpal-tunnel-syndrome/